Videogiochi rilassanti

 

 

Più di un anno fa, era il dicembre del 2007, avrete letto anche voi che un gruppo di ricercatori irlandesi ha messo a punto un videogioco in cui si vince solo se ci si rilassa.

Il gioco consiste nel far volare un drago: più si sta tranquilli, più il drago vola veloce.

Il tutto funziona attraverso sensori applicati alle dita della mano, chiamando in causa il galvanismo della pelle, cioè la capacità di trasmettere elettricità, la cui intensità dipende appunto dal grado di rilassatezza o tensione.

Parlare di videogiochi rilassanti è un po’ come giocare con le dicotomie: di solito i videogame sono sinonimo di adrenalina.

Ma la cosa non può spaventare.

Anzi…

Proviamo a pensare alle declinazioni possibili…

 

Per prima cosa, applicherei questo sistema al campanello di casa mia: tu suoni e se sei stressato, te ne torni a casina tua.

Ovviamente proverei anche ad applicarlo all’ingresso dei locali pubblici: ci troveremo discoteche senza risse e ristoranti dove la pausa pranzo non potrà essere frenetica. Ma sicuramente la declinazione di quanto hanno inventato i ricercatori irlandesi, potrebbe avere incredibili risposte sul piano turistico.

In spiaggia una selezione di tal genere potrebbe garantire la scomparsa di tutte quelle persone che hanno la compulsione della telefonata, i quali, poveretti, abituati all’adrenalina dell’ufficio, cominciano a chiamare tutti gli indirizzi in rubrica perchè non sanno stare senza fare niente.

Oppure pensiamo a quei territori magici, dove la tranquillità è il motivo che produce turismo.

Non so… il Maine, la Cornovaglia, la Bretagna, le campagne umbre con i percorsi di San Francesco….

Insomma, se sei stressato non entri!

Ma qualcuno potrebbe dire: “ma appunto perché sono luoghi rilassanti, io, persona stressata, ho bisogno più di altri di viverli”.

Bene: a tal proposito, si potrebbero attrezzare spazi di decompressione.

Pensate che figata: prima di entrare ad esempio in quei paesini stupendi in mezzo alle crete senesi, avere l’obbligo di decomprimersi…

Musica rilassante, profumi, sapori, massaggi…

 

Però…

Cavolo! Se cominciassero i commercialisti, gli avvocati, gli uffici postali ad esigere i test per la rilassatezza – altrimenti non ti ricevono – ma ci pensate in che casini ci metteremmo?

 

 

 

17 gennaio 2009

 

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