Ieri pomeriggio è stata inaugurata l’emozionante mostra di Renè Gruau. “Gruau, cent’anni di moda” è stata organizzata dall’Università della Moda di Rimini e fino al 13 Aprile è visibile presso il Museo della Città di Rimini, sua città natale. Una volta inebriati da quell’atmosfera chic/romantica/essenziale che solo Lui ha saputo ricreare, ci si rende conto che Rimini ha sicuramente perso un’altra occasione. Una mostra come questa poteva sicuramente avere un respiro addirittura internazionale. Gruau è il nostro Toulouse-Lautrec, come mi ha fatto notare l’amico Gianluca Lo Vetro. Ed è, insieme a Fellini e pochi altri, un patrimonio della nostra città. Speriamo che il successo della mostra possa far riflettere su come Gruau possa rappresentare un “contenuto” da proporre in maniera stabile nel nostro territorio, magari al di fuori dei luoghi tradizionali delle rappresentazioni culturali. Gruau è un artista della pubblicità… e la pubblicità deve andare incontro al pubblico. Io me lo vedo un Lungomare a lui dedicato, con una ricostruzione architettonica che sappia citarlo nella sua capacità di essere moderno ed eterno. E poi magari una mostra permanente, da visitare sia in costume da bagno, che con un abito di Dior. Rimini, su queste cose non è cattiva, è semplicemente distratta. probabilmente, noi Riminesi abbiamo altro a cui pensare. Per meglio far notare questa distrazione, basta andare su Google e digitare “mostra Gruau”, oppure “Gruau Rimini”, etc. Si potrà notare che sulla colonna di destra, dove di solito Google vende spazi per i link pubblicitari, non vi è alcuna voce. Ovvero nessun albergo, nessun tour operator riminese, nessun imprenditore ha pensato che Gruau potesse essere un contenuto capace di portare business. Strano, molto strano, quasi preoccupante. Poi, in un’altra occasione, parleremo di Fellini.…………………………………………………………………………………………