Il messaggio di auguri di Aquafan è diventato virale: “Facciamo i bravi… e la terza ondata sarà quella della Piscina Onde”.
Non è cosa facile comunicare un senso di responsabilità. Soprattutto se il tuo principale pubblico di riferimento sono i giovani (e coloro che si sentono tali). Sarebbe molto più facile promettere emozioni dal sapore proibito, soprattutto quando sei lassù, sulla mitica collina di Riccione.
Nel chiedere di fare i bravi, il rischio è di diventare paternalista. E poi se gli appiccichi una promessa (quella di divertirsi in Piscina Onde), rischia di diventare l’esca del parroco, per cui vieni a fare il rosario, così poi dopo tutti al campetto a tirare calci al pallone.
Fortunatamente sia il blasone di chi ha firmato il messaggio, sia il linguaggio utilizzato, sono riusciti a creare quella magia che a volte la comunicazione ci regala, ovvero: è passato all’utente esattamente quello che il promotore voleva dire.
Fondamentale è la fiducia: Aquafan ha la forza di riuscire a mantenere il proprio appeal affrontando qualunque argomento.
In seconda battuta, Aquafan è il luogo del divertimento sano e su questo presupposto ha sempre affrontato sia la sua comunicazione, sia il suo business.
Essere luogo del divertimento sano a tanti è spesso sembrato un ossimoro: il “sano” ha poco a che fare con il territorio del divertimentificio, che ha a volte esasperato la voglia di trasgressione, nonché di eccesso… per poi scoprire che, a parte rari interessanti casi, quella trasgressione si concretizzava in una drag queen sul cubo… e niente di più.
Aquafan è come CoccoBill, il personaggio dei fumetti di Jacovitti, che ogni volta che entra nel saloon, compie un gesto altamente trasgressivo: ordina una camomilla. Non il solito whisky dei veri pistoleri, ma qualcos’altro che spacca trasversalmente quell’immaginario.
Aquafan è quella roba lì: adrenalina, super eventi, balli fino a notte fonda… ma sempre con la giusta dose.
È lo stile Aquafan, contaminato dagli insegnamenti di Cecchetto e poi di Linus… ma soprattutto qui c’è il genius loci di noi romagnoli.
E poi la forza del media: il messaggio è stato affisso in un superposter alto 12 metri posizionato in faccia all’uscita del casello autostradale di Riccione. Ha beneficiato quindi della forte autorevolezza che emanano i mezzi di comunicazione imponenti. E poi i social hanno fatto il resto.
Infine (last, but not least) la consapevolezza imprenditoriale di dare un ruolo di responsabilità ad Aquafan.
E poi ricordiamoci che una buona idea nasce se c’è un gruppo di lavoro che funziona. In sostanza, la creatività riesce a emergere solo se l’impresa le dà senso.
Comunque, nei fatti, “Facciamo i bravi…” è diventato virale.
Il segnale che emerge è la tanta voglia di speranza. Ma anche di leggerezza. E su quest’ultima cosa, Aquafan è leader di mercato.